A Che Lista Studentesca Appartieni All'interno Del

Bisogna farsi sentire, ma se non è possibile fare altrimenti purtroppo è giusto così. Con tutti gli strumenti possibili, convocando assemblee e contattando direttamente gli studenti se necessario. E' fondamentale creare dei tavoli tecnici nei quali gli studenti abbiano peso preponderante. Informadosi qua e là tra gli studenti per vedere che ne pensano, sintetizzare le varie opinioni e renderne di conto a chi di dovere. Rivoluzione e protesta. Non possiamo sempre rimetterci noi studenti!

Bene, sperando ci sia interazione. E' fondamentale avere rapporti con tutti. Mah bene sostanzialmente. L'importante è non mancarsi mai di rispetto in considerazione che la nostra sarà una "convivenza" di un anno. Ottimamente, basta che non siano ciellini et similia. Come si fa ad andare d'accordo con quegli esseri? Quali altri rappresentanti? Siedono in Consiglio senza sapere nemmeno dove sono. Sono colleghi, ognuno segue la propria strada. Solo se necessario ci accordiamo per quanto di nostra competenza.

Battendosi per una situazione generale migliore, in accordo se possibile con le direttive del Rettorato e degli Organi Collegiali. La mediazione è fondamentale. E' necessario essere sia discreti sia diretti, altrimenti si hanno ben pochi mezzi. Ma soprattutto essere tra la gente senza farsi capire. Informando con tutti i mezzi possibili le magagne che l'Ateneo combina. Vi pare normale che succedano queste cose? Si manifesta altrimenti! Poche assemblee generali, molti contatti diretti e ore di ricevimento. Solo così si possono sapere le reali istanze degli studenti. Presenziando i Consigli e andando a parlare con i docenti. Dobbiamo mantenere il rapporto diretto con loro, altrimenti a che serviamo?

Buona perché introduce il criterio della meritocrazia e della giustizia, soprattutto in quegli Atenei che finora hanno fatto i furbi approfittandosi delle falle del sistema. E' stata fatta senza troppa ponderazione. Bisogna valutare attentamente le specificità prima di fare cassa, punendo dove era necessario ma premiando là dove c'era da premiare. E' una nota giusta perché permette di far rientrare seriamente la qualità dell'offerta formativa a discapito di quei Corsi che erano palesamente inutili. Tuttavia sarebbe stato più opportuno se fosse stata discussa di più con gli studenti. Ha dei lati oscuri e dei lati positivi. Occorrerebbe sapere meglio, però, quali siano davvero i criteri applicativi. Al momento è solo una nota ancora! Un'idiozia, semplice e buona. Limitare l'autonomia degli Atenei ponendo loro dei paletti ancora più stretti rispetto al passato vuol dire far morire tutto il sistema. Vergogna!

Dovrebbero potenziarsi, ma a quali rischi? Togliendo fondi alle borse? Forse è meglio rimanere nella situazione in cui siamo ora. Equi e giusti ma allo stesso tempo, forse, iniqui. E' necessario che l'Azienda faccia più controllo sui beneficiari di borsa per smascherare i finti poveri. Che sono una nullità: non esiste una Casa dello Studente, i contributi di mobilità sono limitati agli Erasmus e i fondi per la disponibilità di borse sono davvero pochi. Migliorabili, in particolare i servizi per i fuori sede e per le Associazioni Studentesche. Come possiamo accogliere gli studenti forestieri senza un minimo di informazione? Peccano sotto tanti aspetti, soprattutto nella logistica di sede. E' impensabile avere lo sportello a Chieti quando mezza Università è a Pescara.